Social Bond: UBI Banca supera il miliardo di euro

“Coniugare solidarietà e profitto non solo è possibile, ma necessario” con queste parole Letizia Moratti, presidente del Consiglio di gestione di UBI Banca, ha salutato il superamento di 1 miliardo di euro collocato tramite Social Bond, il prestito obbligazionario solidale che dal 2012 è presente nell’offerta commerciale del gruppo.

I Social Bond sono prestiti obbligazionari che offrono al sottoscrittore l’opportunità di ottenere un ritorno sull’investimento paragonabile a quanto offerto dalla banca su investimenti analoghi e, nello stesso tempo, di contribuire al sostegno di iniziative di rilevante valenza sociale. Al termine del collocamento la Banca devolve una quota predefinita dell’importo raccolto a supporto di tali progetti, per lo più promossi da Enti del Terzo settore, oppure destina l’ammontare collocato all’erogazione di finanziamenti a condizioni competitive per contribuire allo sviluppo sul territorio di iniziative di imprenditorialità sociale.

Più esattamente le tipologie di Social Bond sono due. La prima è costituita da quelli grant based che  prevedono la devoluzione, a titolo di liberalità, ad associazioni, fondazioni, università, ospedali o altre realtà a valenza sociale, di una quota predefinita dell’ammontare ricavato dai titoli collocati attraverso i prestiti obbligazionari. La seconda è quella loan based, ossia quei prestiti obbligazionari che prevedono l’utilizzo dell’ammontare collocato per l’erogazione di finanziamenti e contribuiscono, quindi, allo sviluppo di forme di imprenditorialità sociale.

UBI Banca dal 2012 ha erogato 4,8 milioni in liberalità e attivati plafond per finanziamenti a condizioni agevolate per 21 milioni. Sono stai 100mila, invece, i beneficiari dei 91 progetti sostenuti e 36mila i clienti che hanno sottoscritto i Social Bond. I contributi hanno così permesso di supportare 48 istituzioni dei settori dell’assistenza e solidarietà, 28 enti del campo delle infrastrutture e dei servizi di pubblica utilità, 12 università e centri di ricerca, e tre operatori per lo sviluppo economico-territoriale.

Dal 2015, inoltre, l’impatto sociale generato dai progetti sostenuti tramite i Social Bond viene misurato tramite lo SRoI-Social Return on Investment. Lo SROI, si legge nella nota diramata da UBI Banca, “ha l’obiettivo di quantificare, in termini economici, il valore sociale o ambientale generato da un progetto, un’iniziativa, un’organizzazione sociale. Un’analisi SROI mira a catturare, in forma monetaria, il valore di una vasta gamma di risultati attesi o generati, aggiungendo un indice numerico al rendiconto di come un’organizzazione crea valore per determinate categorie di interlocutori (stakeholder), dai beneficiari diretti alla comunità locale, dalle istituzioni pubbliche ai sostenitori. Lo SROI valuta il cambiamento, adottando la prospettiva delle persone e delle organizzazioni che ne beneficiano o vi contribuiscono”.

Con i Social Bond a scelta dei risparmiatori unisce obiettivi individuali e finalità di benessere collettivo e rappresentano quindi per gli investitori un’opportunità di investimento ulteriore rispetto agli strumenti tradizionalmente disponibili sul mercato (prestiti obbligazionari non finalizzati e fondi etici). Per di più incontrano l’aspettativa di un numero sempre crescente di risparmiatori privati di coniugare, nelle proprie scelte di investimento, obiettivi economici individuali con quelli valoriali di interesse generale, contribuendo alla realizzazione di progetti che creano valore per la società e favoriscono lo sviluppo del bene comune. Nel momento in cui sottoscrive obbligazioni solidali, il risparmiatore infatti orienta risorse finanziarie a favore di iniziative meritorie o verso lo sviluppo di imprese che erogano servizi alla persona e alle comunità. Le obbligazioni solidali rappresentano dunque per il non profit uno strumento alternativo di raccolta fondi e finanziamento, utile per aumentare l’indispensabile autonomia di un comparto sempre più rilevante in Italia a livello sia sociale che economico.

Investimenti e solidarietà: la banca fortunatamente è anche questo!

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